Un passo in alto, oggi: NUOVA MISOGINIA, NUOVE DINAMICHE DI POTERE, NUOVE OPPORTUNITA’ Incontro online Lunedì 26 ottobre 2020 h 17

DONNESENZAGUSCIO con AIDP invita a un incontro online per a ragionare insieme sulla complessa e incerta situazione che stiamo vivendo nelle aziende, e come fronteggiarla.

Riportiamo l’introduzione che propone alcuni aspetti da cui partire, integrando con quanto sta succedendo ogni giorno .  Per collegarsi https://www.aidp.it/events/un-passo-in-alto-oggi.php

INTRODUZIONE di Luisa Pogliana

Nel nostro incontro prima dell’estate abbiamo esaminato la situazione creata nel lavoro dalle misure contro il covid, ma ora si sta evolvendo a grande velocità. Abbiamo sentito la necessità di questo incontro nel momento di rientro al lavoro e adesso ci troviamo già la prospettiva di altri confinamenti. Che cosa vediamo oggi nelle aziende che ci riguarda di più?

C’è voglia di ritornare nella socialità del lavoro (a cui le donne tengono molto), ma anche paura dei contagi. Quelli che si sono verificati in azienda portano blocchi improvvisi di aree di attività: non è possibile attuare nuovi modelli organizzativi stabili. In azienda sono rientrati soprattutto gli uomini, perché non c’è stata la sperata equa distribuzione della gestione familiare, anzi, ora appare più difficile dividere questi compiti

Anche le manager sono state a casa più dei manager uomini perché -come tutte- sentono di più la responsabilità verso i figli. Certo, si collegavano online per le riunioni, ma non potevano sapere cosa succedeva dopo: sappiamo che le decisioni che contano non avvengono nelle riunioni ufficiali ma negli incontri informali. Dunque hanno faticato a intercettare le dinamiche in corso e a tenere le relazioni. Approfittando di questa assenza, le manovre di potere degli uomini a vantaggio dei loro interessi si sono accentuate. Soprattutto le manager non assimilate alla cultura maschile (le “ingovernabili”) hanno subìto forti attacchi per indebolire il loro ruolo. Si sono trovate strette tra cambiare la cultura del controllo a vista e la pericolosa lontananza dal centro di potereBisogna adesso aver chiaro che stare a casa è molto rischioso, svaluta il ruolo e esclude dalla cerchia di potere. Essere presenti in ufficio ristabilisce la forza del ruolo anche per se stesse: facilita la gestione di situazioni conflittuali e la comprensione delle dinamiche in atto.  Occorre valutare bene quando bisogna esserci in presenza e quando si può lavorare da remoto senza rischi. E’ molto importante che le manager ‘non allineate’ prima di tutto difendano se stesse: non esporsi senza coperture, se no “si diventa troppo scomode, un grillo parlante”. E se saltano loro saltano le possibilità di portare avanti una diversa organizzazione, di fermare gli attacchi a tutto il lavoro delle donne.

Infatti, da un lato è ormai acquisito che il lavoro sarà sempre meno fondato sulla presenza in azienda: lo smart working per tutti, forzato dal confinamento, ha fatto cadere la cultura presenzialista (non del tutto, certamente, ma l’indirizzo è quello), e si aprono nuove possibilità organizzative. Ma il modo di attuare il lavoro a distanza può essere tutt’altro che smart, proprio per le donne: si diffonde un orientamento a un lavoro ‘a domicilio’, non qualificato, isolato dal contesto aziendale, e ‘compatibile’ con il lavoro domestico tutto a carico loro.

Per contrastare queste derive abbiamo pensato di portare avanti un nuovo modello organizzativo, che tenga conto dell’interezza della vita, ma per tutti, donne e uomini. Fondato sulla flessibilità di tempo/luogo di lavoro, parte in azienda e parte da casa. Lavorando a progetto in autonomia e con responsabilità degli obiettivi. Un’agevolazione per tutti, non welfare per le donne. Non è però una soluzione definita, e non è l’unica. Ci troviamo a gestire una situazione complessa, difficile, e pesante per noi. Dovremo capire via via le prospettive, in che direzione muoverci. E dobbiamo farlo insieme. Discutere di queste difficoltà, scambiarci visioni e consigli su come reggere le situazioni, è quello che fa emergere cosa fare.

Aggiungo una riflessione del tutto personale: abbiamo cominciato a incontrarci poco più di un anno fa sull’obiettivo ambizioso e necessario di fare un passo in alto. Ricordo del primo incontro a Milano l’entusiasmo per quello che stavamo facendo: avanzare di più. Quando ci siamo ritrovate dopo il confinamento, gli uomini di potere erano passati al contrattacco. Mi sono sentita come se mi avessero messo i ceppi ai piedi. Non volevo tornare indietro. Eppure ora, scambiando pensieri con alcune di noi, sono preoccupata ma non scoraggiata. Va bene, siamo in difesa da questa “mascolinità tossica”, è più dura e meno piacevole, ma questa è la cosa da fare, cercando di evitare perdite il più possibile. E non ci fermiamo. Mai come in questo momento le manager stanno allargando le alleanze tra di loro. E’ un fatto di grande valore, perché da lì ci viene forza e capacità di capire il contesto.

Oggi siamo qui per questo, per ragionare su cosa è utile fare in questo momento.

 

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